Chiara
19 Agosto 2025
Tempo di lettura: 3 minuti

Bias cognitivi nella comunicazione digitale

Cosa sono, quali sono e perchè è importante conoscerli.
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Siamo convinti di prendere decisioni razionali, ma ogni giorno, davanti a un post, a una newsletter o a una landing page, il nostro cervello prende scorciatoie.

Queste scorciatoie si chiamano bias cognitivi, e influenzano come percepiamo i messaggi, come decidiamo e persino quale brand scegliamo.

Vediamone alcuni tra i più rilevanti, con esempi pratici.

🎯 Bias di conferma

Tendiamo a cercare, interpretare e ricordare le informazioni che confermano ciò che già crediamo.

👉 Esempio pratico:
Un brand green che comunica i suoi valori ambientali verrà percepito positivamente da chi è già sensibile al tema, anche se ha solo avviato piccole iniziative.

🎯 Perché funziona:
Rafforzare ciò in cui una persona crede genera fiducia e favorisce l’identificazione.

🧠 Effetto ancoraggio

La prima informazione che riceviamo diventa un punto di riferimento per valutare tutto il resto.

👉 Esempio pratico:
Un sito mostra il prezzo pieno (499€) barrato e accanto l’offerta (299€). Il valore iniziale ancora la percezione e rende lo sconto più allettante.

📊 Bias dell’avversione alla perdita

Perdiamo il doppio del piacere quando perdiamo qualcosa rispetto a quando lo guadagniamo.

👉 Esempio pratico:
Una CTA che dice “Non perdere l’accesso gratuito” funziona spesso meglio di “Ottieni accesso gratuito”.

🧍 Effetto bandwagon

Tendiamo ad adottare comportamenti o opinioni se sappiamo che “tutti lo fanno”.

👉 Esempio pratico:
“Più di 20.000 clienti lo usano già” oppure “Trend #1 su TikTok”.

📌 Bias dell’effetto di recentità

Ricordiamo meglio le informazioni che ci vengono presentate per ultime.

👉 Esempio pratico:
Le call to action alla fine di un post, di una mail o di un video hanno un peso maggiore.

🎯 Consiglio pratico:
Chiudi ogni contenuto con ciò che vuoi che il pubblico ricordi.

💡 Illusione di trasparenza

Crediamo che gli altri capiscano cosa intendiamo, anche quando non lo stiamo comunicando chiaramente.

👉 Esempio pratico:
Un brand che lancia una campagna “ironica” ma senza contesto può generare fraintendimenti.

🎯 Come evitarlo:
Nella comunicazione digitale tutto va esplicitato, contestualizzato e testato.

🧭 Bias di familiarità (effetto di mera esposizione)

Più vediamo qualcosa, più ci piace (e ci fidiamo).

👉 Esempio pratico:
Brand che si fanno vedere con continuità, anche solo con contenuti gratuiti, costruiscono fiducia nel tempo.

🎯 Applicazione:
La ripetizione coerente, visiva e concettuale è una leva potentissima per l’autorevolezza del brand.

In sintesi

I bias cognitivi sono ovunque: nei post che leggiamo, nei prodotti che scegliamo, nei siti su cui clicchiamo. Chi comunica ha la responsabilità di riconoscerli e il dovere di usarli con consapevolezza.

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