Ogni giorno siamo esposti a centinaia di call to action: pulsanti, link, messaggi che ci invitano ad agire.
“Scopri di più”, “Acquista ora”, “Iscriviti”, “Scarica la guida”… eppure, solo alcune ci convincono a cliccare.
Perché? La risposta non è solo nella grafica o nel copy, ma nella psicologia che attiva la decisione.
Una call to action è molto più di un bottone: è il momento chiave in cui l’utente decide se andare avanti o fermarsi.
In pochi secondi (o meno), valuta:
👉 Più la CTA è chiara, motivante e rassicurante, più possibilità ha di funzionare.
Ecco le principali leve cognitive che rendono una CTA persuasiva:
Il cervello ama le scelte semplici. CTA vaghe (“clicca qui”) confondono.
Meglio:
L’idea che potremmo perdere qualcosa attiva il famoso loss aversion bias.
CTA con leve temporali o quantitative aumentano la pressione positiva:
Il pensiero automatico: “Se lo fanno anche gli altri, allora funziona”.
CTA che evocano appartenenza o testimonianze implicite:
Oltre alla funzione, conta come ci farà sentire l’azione: sollevati, migliorati, più competenti.
CTA che evocano vantaggi emotivi sono più efficaci:
Una CTA efficace non vive mai da sola. Funziona solo se il messaggio che la precede è coerente e convincente.
Esempi:
🧠 Abbiamo bisogno di motivazione + direzione: la CTA arriva solo dopo aver stimolato il desiderio o la curiosità.
Alcuni verbi e formule attivano decisioni rapide:
Categoria | Esempi |
---|---|
Azione immediata | Scopri, Prova, Inizia, Vai, Attiva |
Beneficio concreto | Risparmia, Ottieni, Sblocca, Scarica |
Promessa personale | Il tuo, Personalizzato, Solo per te |
Tono morbido | Dai un’occhiata, Fai un tentativo, Senza impegno |
🎯 Pro tip: evita parole ambigue o troppo aggressive. Il tono deve rispecchiare il brand.
Una buona CTA:
Non basta dire “clicca qui”.
Devi dare un motivo, una direzione e una spinta gentile.
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