Comunicare non significa solo trasmettere un messaggio; il termine comunicazione fa riferimento anche a come un messaggio viene espresso. Spesso non ne siamo consapevoli, ma ciascuno di noi adotta uno stile comunicativo dominante che influisce sul modo in cui veniamo percepiti e sulle relazioni che costruiamo.
Comunicazione passiva
Caratterizzata da:
- Tono basso, esitante
- Postura chiusa o sottomessa
- Evita il conflitto a ogni costo
- Usa spesso espressioni come "forse", "non importa", "come vuoi tu"
Conseguenze:
- Si tende a non esprimere bisogni o opinioni
- Gli altri possono approfittarne involontariamente
- Genera frustrazione e senso di invisibilità
Esempi concreti:
- In un brief di comunicazione, si annuisce senza porre domande, anche se alcuni punti sono poco chiari.
- In una riunione, un membro del team non espone il proprio punto di vista per paura di disturbare o contraddire.
- In una revisione con un cliente, il professionista accetta modifiche non condivise pur di evitare discussioni, compromettendo la qualità del lavoro.
Comunicazione aggressiva
Caratterizzata da :
- Tono autoritario, volume alto
- Gesti invadenti, sguardo fisso
- Interrompe, impone, giudica
- Usa frasi come "Tu sbagli sempre", "Lo fai apposta"
Conseguenze:
- Può intimidire o ferire gli altri
- Crea tensione, distanza e conflitti
- Ostacola la collaborazione a lungo termine
Esempi concreti:
- In fase di brainstorming, una persona interrompe continuamente, bocciando ogni idea con toni sprezzanti.
- Un responsabile critica duramente un collaboratore in pubblico per un errore, senza offrire alternative o ascoltare.
- Un cliente impone modifiche continue minacciando di cambiare fornitore se non vengono eseguite.
Comunicazione passivo-aggressiva
Caratterizzata da:
- Sarcasmo, ironia pungente
- Frasi ambigue o mezze verità
- Apparente gentilezza, ma con ostilità nascosta
- Evita il confronto diretto
Conseguenze:
- Genera confusione e diffidenza
- Rovina la fiducia nel team
- Mantiene il conflitto latente
Esempi concreti:
- Dopo un feedback ricevuto, rispondere con una battuta sarcastica tipo: "Grazie, almeno oggi ho imparato che non so scrivere."
- Un collega accetta un compito ma poi lo svolge con superficialità con l'intento di sabotare passivamente.
Comunicazione assertiva
Caratterizzat da:
- Tono chiaro e calmo
- Postura aperta, sguardo diretto ma non invadente
- Esprime opinioni e bisogni con rispetto
- Usa frasi come "Per me è importante...", "Vorrei proporre un'alternativa"
Conseguenze:
- Costruisce relazioni sane e collaborative
- Promuove fiducia, chiarezza e rispetto reciproco
- Facilita la risoluzione dei conflitti
Esempi concreti:
- Proporre un cambio di approccio spiegandone il motivo con rispetto.
- Esprimere un dissenso con garbo: "Capisco il punto, ma vedo un rischio che vorrei portare all’attenzione."
- Di fronte a una richiesta urgente e non pianificata, rispondere: "Per rispettare la scadenza dovremmo rivedere le priorità, possiamo parlarne?"
🔍 Come riconoscere (e migliorare) il proprio stile
- Fai attenzione al linguaggio che usi
- Sei vago, accusatorio o chiaro?
- Osserva le reazioni degli altri
- Ti evitano? Si aprono? Ti rispondono con diffidenza?
- Analizza le tue emozioni dopo una conversazione
- Ti senti frustrato, in colpa o soddisfatto?
- Allena l'ascolto attivo
- Lascia spazio all'altro senza giudicare subito.
- Pratica l’assertività
- All'inizio sarà scomodo, ma poi diventa naturale (e liberatorio).
Conclusione
Ogni stile comunicativo ha radici profonde: esperienze, modelli appresi, contesto. Ma la buona notizia è che possiamo migliorare, imparando a esprimerci con chiarezza, empatia e rispetto.